La divinazione attraverso i tarocchi ha una storia ricca e misteriosa che risale al XV secolo, quando le carte dei tarocchi comparvero per la prima volta in Europa come parte di un popolare gioco di carte chiamato tarocchi. Questi primi mazzi non erano originariamente associati al misticismo o all’occulto, ma venivano usati come intrattenimento tra le classi alte. Fu solo nel XVIII secolo che i tarocchi iniziarono ad assumere un nuovo ruolo come strumento di divinazione. Influenzati dall’ascesa delle filosofie esoteriche e delle pratiche occulte, mistici e studiosi cominciarono a interpretare le carte come rappresentazioni simboliche di verità spirituali più profonde e conoscenze nascoste.

Col tempo, i tarocchi si sono evoluti in un sistema di divinazione e autoriflessione, in cui ogni carta porta con sé immagini specifiche, archetipi e significati che possono essere letti singolarmente o in relazione tra loro. Gli Arcani Maggiori e Minori insieme formano una narrazione dell’esperienza umana, rendendo il mazzo un potente specchio dell’anima. I lettori usano i tarocchi per ottenere intuizioni sulle domande della vita, esplorare dilemmi emotivi o spirituali e persino prevedere futuri possibili. Oggi, i tarocchi rimangono una forma di divinazione ampiamente praticata e rispettata, che unisce tradizione, intuizione e narrazione per offrire guida e chiarezza personale.